L’assessore all’Ambiente e Clima, Raffaele Cattaneo, in occasione della delibera che aggiorna il Monitoraggio dei veicoli inquinanti, ha diffuso i dati del primo anno di attività del servizio MoVe-In.
“Dal 1° ottobre 2019 al 30 settembre 2020 – dice Cattaneo – abbiamo registrato 14.933 adesioni a MoVe-In con attivazione effettiva del servizio, ovvero con l’installazione sul veicolo della scatola nera di rilevazione telematica delle percorrenze”.
“Un quarto delle adesioni – aggiunge l’assessore – sono di persona giuridiche, dunque di società. La restante parte sono invece privati cittadini e cittadine. Infine, sono il 6% gli utenti che hanno registrato più di un veicolo”.
10 MILA AUTOVETTURE E OLTRE 4 MILA AUTOVEICOLI COMMERCIALI – Tra le adesioni attive ci sono: 9.732 le autovetture destinate al trasporto di persone (M1), 42 autobus (M2 e M3), 4.148 autoveicoli per il trasporto merci di massa inferiore a 3,5 tonnellate (N1), 764 da 3,5 a 12 tonnellate (N2) ed infine 247 superiori alle 12 tonnellate (N3).
“Nei primi 5 mesi, ovvero da ottobre fino ai primi di marzo – rileva Cattaneo – abbiamo osservato una crescita costante e progressiva delle adesioni, con una leggera flessione in corrispondenza delle festività di fine anno. Abbiamo calcolato un incremento di 1.500 nuove utenze al mese per le autovetture e di 500 per i veicoli commerciali leggeri al mese, che hanno contribuito rispettivamente per oltre il 75% e per circa il 60% sul totale annuo”.
“A partire da marzo 2020 e per almeno due mesi – aggiunge l’assessore – coincidenti con il diffondersi dell’emergenza da virus Covid-19, le adesioni si sono pressoché interrotte. Una situazione ?aggravata’ con le progressive misure di contenimento epidemiologico, culminate col lockdown nazionale imposto indicativamente dal 9 marzo al 3 maggio”.
“Le adesioni sono riprese – spiega Cattaneo – con meno rapidità nel secondo semestre del 2020, complice la generale condizione di precarietà e la lenta ripresa dell’attività economica. Da fine settembre invece si nota un nuovo incremento di registrazioni”.
Le adesioni al servizio divise per provincia, vedono in testa Milano con il 28%, seguono Brescia 23%, Bergamo 16%, Monza e Brianza 9%, Varese 6%, Lecco 5%, Como 4%, Pavia 3%, Mantova e Cremona 2%, Lodi 1%, altre 1%.
“I veicoli vengono monitorati tutti i giorni – spiega Cattaneo – e a tutte le ore del giorno. Nell’analisi sull’andamento del Pm10 abbiamo rilevato che le emissioni prodotte dai veicoli che aderiscono al servizio Move-In sono 3.1 t/anno. Quelle invece risparmiate dall’estensione delle limitazioni sono pari a 5.7 t/anno. Se teniamo conto anche della riduzione associata all’estensione al semestre estivo per i veicoli Euro 3 diesel, introdotta con l’avvio del servizio, giungiamo alla quota di 67 t/anno. Dunque, in totale stimiamo che la misura abbia portato a una riduzione di 70 t/anno di Pm10. Tale riduzione si somma alle riduzioni per le misure già vigenti secondo quanto previsto dal Piano regionale degli Interventi per la qualità dell’Aria (Pria), il nostro strumento di pianificazione e programmazione in materia”.
“Analogamente, per gli ossidi di azoto (NOX) – conclude l’assessore ad Ambiente e Clima di Regione Lombardia, abbiamo stimato una riduzione complessiva delle emissioni di NOX pari a 989 t/anno. La misura va a sommarsi alle altre limitazioni vigenti”.
I primi mesi di attivazione del servizio sono stati esclusi dal conteggio. Sono stati considerati i meno indicativi. I 720 accessi alla piattaforma Move-In effettuati dai soggetti preposti ai controlli su strada a partire da gennaio 2020 determinano invece una media di 80 verifiche mensili alle deroghe chilometriche. Ben più consistente il numero dei controlli su strada effettuati dalle Polizie Locali, articolati nelle diverse province, interessate alle limitazioni della circolazione, per un totale di 91.447 controlli.